Maturità biologica ed emotiva
Nel senso comune si associa la maturità di un individuo alla sua età biologica.
Ciò significa, ragionevolmente parlando, che una persona adulta è potenzialmente più matura e in grado di fare scelte migliori rispetto a una persona giovane.
E allora come mai alcune persone biologicamente mature, che hanno condizioni di benessere fisico, un lavoro potenzialmente soddisfacente e una stabilità economica, le sentiamo affaticate, frustrate e stanche?
Quello che spesso ignoriamo è l’esistenza di un altro tipo di maturità – quella emotiva – che è fuori dalle dinamiche puramente biologiche e sociali, per nulla in relazione col tempo e col denaro. Anzi, nelle dinamiche coinvolte dalla maturità emotiva, il tempo gioca un ruolo negativo perché più trascorre in assenza di una educazione in questi termini e più il senso di fatica è difficile da sostenere.
Dunque esiste un equilibrio interno al quale non si dà ancora la giusta dignità, un po’ per retaggio culturale e un po’ per paura.
Ma è proprio quel mondo interno e, soggettivo, che se imparato a conoscere, permette di sentirci in equilibrio.
“L’universo delle emozioni”
Imparare a scoprire cosa sentiamo e riuscire ad accogliere le emozioni che viviamo, può dispiegare nuove e stimolanti possibilità alle nostre intelligenze, può aiutarci a costruire una salda autostima, a coltivare l’empatia e la gratitudine, a conoscere noi stessi nei nostri punti di forza e, soprattutto, ad accettare i nostri limiti.
Può aprire la possibilità di fare scelte in armonia con ciò che siamo e circondarci di persone che contribuiscono al nostro benessere e alla nostra crescita.
Raggiungere una maturità emotiva permette di avere sempre un buon livello di equilibrio interno, a prescindere dalle condizioni esterne che, invece, sono fuori dal nostro controllo e che a volte possono avere anche degli scenari drammatici: una malattia, una perdita, un trauma in generale.
La nostra è una società che ancora non prevede dei piani sistematici per questo tipo di educazione (come avviene, invece, in molti altri Paesi).
Sentire l’esigenza di affrontare questo aspetto fa parte di un lavoro personale che riguarda l’amore e la responsabilità che abbiamo verso noi stesse, noi stessi e le persone attorno a noi.
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